La simulazione intesa come servizio clinico

L’unità di simulazione dell’ospedale Sant Joan de Déu di Barcellona risolve problemi reali nella cura del paziente.

La simulazione clinica viene utilizzata nella formazione degli operatori sanitari in vari ambiti come università, centri di simulazione e anche ospedali e altre istituzioni sanitarie. La visione più diffusa della simulazione clinica è quella di una metodologia didattica efficace, che ottiene un alto grado di coinvolgimento dei partecipanti. Questa prospettiva molto “accademica” della simulazione clinica si adatta pienamente a un’organizzazione con una missione assistenziale? La cosa più comune quando si tratta di integrare la simulazione in un ospedale, come esempio di istituzione assistenziale, è concepirla in un “angolo” dell’insegnamento e considerarla come una capacità: quella di creare corsi e laboratori più pratici, più efficaci rispetto alle classiche master session di una vita.

Dal nostro punto di vista, la simulazione integrata in un ospedale deve essere intesa in modo diverso e molto più ambizioso. La nostra unità di simulazione clinica, affiliata da 10 anni al Boston Children’s Hospital Immersive Design Systems, è concepita con una visione del servizio clinico che supporta le esigenze dell’ospedale, la sua missione. Possiamo spiegare questo modello parlando di 3 aspetti: il concetto, l’integrazione nell’istituzione e i servizi che l’unità fornisce.

Il Concetto

Il concetto Comprendere l’Unità di Simulazione come un servizio clinico significa affermare che la sua missione non è semplicemente quella di educare, ma di risolvere problemi reali legati alla cura del paziente. Le attività di simulazione organizzate dalla nostra unità si sono evolute negli anni e sono passate dall’essere progetti formativi a diventare sempre più programmi di miglioramento che seguono un ciclo di vita secondo la sequenza necessità – progettazione – realizzazione – valutazione impatto. Questi programmi rispondono alle esigenze di cambiamento sollevate dalle aree cliniche dell’ospedale o da dipartimenti trasversali come Patient Safety o Patient Experience e coprono iniziative che vanno ben oltre la formazione.

L’integrazione nell’istituto

La nostra unità di simulazione è una piccola organizzazione all’interno di un’organizzazione. Ha un nucleo ridotto di persone con dedizione esclusiva o quasi esclusiva, sia con profilo clinico che con profilo tecnico o gestionale operativo. Questo gruppo “nucleo” coordina e supporta i referenti e i facilitatori della simulazione che appartengono al personale dei vari reparti ospedalieri. I responsabili dell’Unità di Simulazione fanno parte di alcuni comitati trasversali dell’ospedale e sono collegati con i reparti sanitari e con il dipartimento Clinical Safety e Patient Experience. Le risorse materiali dell’unità includono spazi dedicati (sale di simulazione e debriefing) e attrezzature per effettuare simulazioni in loco in aree di lavoro reali o anche all’aperto.

Linee di servizio

Possiamo spiegare la nostra attività raggruppata in 4 linee di servizio, che sono combinate in base alle esigenze di ciascun programma o progetto:

Sulla linea SIMTrain utilizziamo la simulazione come strategia di apprendimento e crescita per persone e gruppi di lavoro. Realizziamo programmi dedicati, ad esempio, al potenziamento delle competenze tecniche, sia di base (professionisti in formazione o neoassunti) che altamente specialistiche (ad esempio programmi ECMO, CART-19, clearance extrarenale o rianimazione a torace aperto). Lavoriamo anche sulla relazione e la comunicazione tra le persone attraverso la simulazione con attori e attrici professionisti, con programmi multidisciplinari e con programmi dedicati ai residenti in formazione (come MIRame per i residenti di tutta la Catalogna). Infine, abbiamo creato programmi per l’acquisizione di abilità lavorative collaborative per i residenti (programma SIM4R) e per lo sviluppo di veri e propri team multiprofessionali (programma Sim4Teams, che combina elementi di Crisis Resource Management e TeamSTEPPS con l’apprendimento “a doppio anello” da Argyris).

Nella linea SIMTest la simulazione diventa uno strumento per l’analisi e la progettazione di sistemi di lavoro. Prepariamo e realizziamo simulazioni per prendere decisioni su spazi non ancora realizzati, materializzando il progetto architettonico con pareti di cartone a grandezza naturale e mettendo all’opera professionisti in quell’ambiente simulato, oppure per analizzare la sicurezza di spazi e attrezzature già realizzati, prima di utilizzarli con veri pazienti. Testiamo e perfezioniamo i processi di lavoro attraverso la simulazione, avvicinando work-as-imagined e work-as-done.

Abbiamo anche sviluppato una linea di SIMEngineering, in cui costruiamo i nostri modelli di simulazione, combinando la stampa 3D con tecniche di produzione digitale, modellazione di vari materiali (silicone medicale, gelatina, lattice, resine…) e iperrealismo, con lo scopo di migliorare la fedeltà delle nostre simulazioni e aumentarne il potenziale. Alcuni pezzi creati in questo modo sono da abbinare ai simulatori di pazienti e altri sono modelli indipendenti per allenare abilità specifiche. Collaboriamo con l’Unità 3D4H nella produzione di modelli per la pianificazione chirurgica.

Infine, attraverso la linea SIMNetwork incoraggiamo lo sviluppo della simulazione clinica al di fuori delle nostre mura, formando nuovi facilitatori di simulazione e supportando programmi di simulazione di altre istituzioni.

Conclusioni

Un’Unità di Simulazione Clinica integrata in un’organizzazione sanitaria è un acceleratore di cambiamento per le persone, i gruppi di lavoro e l’organizzazione stessa, per progettare il futuro migliore. La nostra ragion d’essere è il nostro motto:

“Impara dalla vita prima che accada”.

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